Violenza e ascesa del Fascismo

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[0:00] La domanda chiave
Come può una democrazia collassare dall’interno e trasformarsi in dittatura in meno di dieci anni?

[0:35] La “vittoria mutilata”
L’Italia vince la guerra ma si sente tradita: umiliazione nazionale e clima politico avvelenato.

[1:11] Crisi economica e sociale
Inflazione, disoccupazione, fabbriche chiuse e contadini senza terra: il Paese sull’orlo del caos.

[1:46] L’ascesa di Mussolini
Nel vuoto di potere emergono i Fasci di combattimento: un movimento confuso, ma con un’idea chiarissima.

[2:23] La violenza come metodo politico
Le elezioni del 1919 paralizzano il Parlamento: lo Stato è debole, lo spazio per l’azione violenta si allarga.

[3:02] Lo squadrismo organizzato
La violenza non è casuale: è una strategia sistematica per distruggere l’opposizione dal basso.

[3:37] Distruggere la rete sociale
Assalti a sedi di partito, sindacati e cooperative per spezzare le basi del movimento operaio.

[4:19] La complicità dello Stato
Polizia ed esercito guardano, simpatizzano o aiutano: i fascisti si sentono intoccabili.

[4:55] La marcia su Roma: il grande bluff
Non una conquista militare, ma un’intimidazione riuscita grazie alla resa del re.

[5:34] Dalla violenza alla legge
Milizie legalizzate, regole elettorali stravolte, repressione sistematica dell’opposizione.

[6:16] Matteotti e la fine della democrazia
L’omicidio Matteotti e il discorso del 3 gennaio segnano il punto di non ritorno.

[6:58] Le leggi fascistissime
Partiti sciolti, stampa imbavagliata, libertà cancellate: la democrazia italiana scompare.

[7:00] La domanda finale
Quali difese deve avere una democrazia per non essere distrutta dall’interno?