Carlo Rovelli spiega perché il tempo non esiste come crediamo
Автор: Start Hub
Загружено: 2025-12-23
Просмотров: 3182
Описание:
In questa lunga intervista pubblica, Carlo Rovelli, fisico teorico tra i fondatori della gravità quantistica a loop, affronta una delle domande più profonde della scienza e della filosofia: che cos’è davvero il tempo?
Rovelli parte da un racconto personale dei suoi primi anni di ricerca per arrivare rapidamente al cuore del problema: il tempo non è una grandezza semplice, né universale, né ovvia come l’esperienza quotidiana ci porta a credere. La fisica moderna ci mostra che il tempo scorre a velocità diverse, può rallentare, accelerare e persino perdere significato nelle descrizioni più fondamentali della realtà.
Attraverso esempi concreti – dai buchi neri al film Interstellar, dalla relatività generale alle onde gravitazionali – Rovelli spiega perché non esiste un “presente” valido per tutto l’universo. Il “qui e ora” ha senso solo localmente: su scala cosmica, parlare di un adesso comune non è fisicamente definibile.
La lezione attraversa la storia del pensiero scientifico confrontando Aristotele, per cui il tempo è il modo di contare il cambiamento, con Newton, che introduce l’idea di un tempo assoluto che scorre indipendentemente dagli eventi. Con Einstein, queste due visioni vengono superate: spazio e tempo diventano entità dinamiche, capaci di deformarsi, oscillare e influenzare il comportamento della materia.
Ma il punto più radicale arriva quando Rovelli affronta la gravità quantistica: a quel livello il tempo, così come lo conosciamo, scompare dalle equazioni fondamentali. Non esiste più una variabile temporale universale, ma solo una rete di eventi correlati probabilisticamente. Il mondo, più che “stare nel tempo”, accade.
Resta però un problema cruciale: se le leggi fondamentali non distinguono passato e futuro, perché noi percepiamo una direzione del tempo? Qui entra in gioco la termodinamica e il concetto di entropia. Rovelli spiega perché il futuro appare diverso dal passato, perché esistono tracce del passato ma non del futuro e perché l’entropia bassa all’origine dell’universo è ancora oggi uno dei più grandi misteri della scienza.
Nella parte finale, il discorso si sposta dalla fisica alla mente umana. Il tempo che viviamo non è solo quello degli orologi, ma quello della memoria, dell’anticipazione, delle emozioni. Filosofia, neuroscienze e scienza si incontrano: forse il fluire del tempo è legato al modo in cui il nostro cervello costruisce la realtà.
Un intervento che non offre risposte semplici, ma cambia il modo di pensare il tempo, l’identità e l’esperienza di essere vivi.
⏱️ CAPITOLI / TIMESTAMP
00:00 – 01:10
Introduzione personale e ritorno a Trento
01:10 – 02:30
La tesi centrale: il tempo non è semplice
02:30 – 05:10
Interstellar, buchi neri e dilatazione temporale reale
05:10 – 08:20
Relatività generale: il tempo scorre a velocità diverse
08:20 – 11:10
Perché il “presente universale” non esiste
11:10 – 13:40
Aristotele: il tempo come misura del cambiamento
13:40 – 15:30
Newton: il tempo assoluto che scorre comunque
15:30 – 16:40
Einstein: spazio-tempo dinamico e onde gravitazionali
16:40 – 17:40
Gravità quantistica: quando il tempo scompare
17:40 – 19:40
Futuro e passato: il ruolo dell’entropia
19:40 – 21:30
Perché l’entropia era bassa nel passato
21:30 – 23:30
Memoria, tracce del passato e previsione del futuro
23:30 – 25:20
Il tempo come costruzione del cervello
25:20 – 27:20
Filosofia, emozioni e paura del tempo
27:20 – 29:00
Conclusione: il tempo come esperienza umana
Повторяем попытку...
Доступные форматы для скачивания:
Скачать видео
-
Информация по загрузке: