Suzuki V-Strom 1050 e 1050 DE TEST: ora c’è anche il 21 pollici. Il fuoristrada è servito!
Автор: Moto.it
Загружено: 2023-02-10
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Abbiamo provato la nuova maxi enduro di Suzuki, giunta alla sua 4° edizione e forte delle oltre 100.000 unità vendute fino ad oggi. Vediamo come cambia ed addirittura come si sdoppia nelle due versioni V-STROM 1050 con cerchi in lega ed anteriore da 19 pollici e V-STROM 1050 DE con cerchi a raggi ed anteriore da 21 pollici.
SUZUKI V-STROM 1050 DE
Non bisognerebbe dare priorità ad uno o l’altro modello, ma forse ci sentiamo di farlo parlando prima di questa versione con ruota da 21 pollici all’anteriore che strizza tanto l’occhio al mondo del fuoristrada. Un manubrio più largo di 40 mm regala il giusto feeling di guida anche in fuoristrada, le pedane in acciaio di sezione maggiorata (con gommino estraibile) permettono di poggiare bene e con il giusto grip i piedi. La guida in piedi risulta intuitiva e senza ostacoli grazie anche allo snello serbatoio facile da stringere tra le gambe. La guida d’attacco in piedi lascia invece spazio ad un trittico pedane, sella (non regolabile ma disponibile come optional ribassata ed addirittura alzata) manubrio un po’ rannicchiato (sensazione dovuta anche probabilmente allo stivale da fuoristrada utilizzato durante la prova ed al fatto che non abbiamo tolto i gommini dalle pedane).
Le buone sensazioni fin qui citate sono frutto anche dell’aiuto dato dalla ciclistica di questa moto, che risulta essere al top della categoria. Affiancate un telaio a doppio trave in alluminio (pura poesia ormai) a forcella e mono KYB (da riferimento) ed il gioco è fatto. In fuoristrada non sembra di guidare una moto di questa mole. Ovviamente escursione delle sospensioni e luce a terra differiscono tra le due moto, oltre al telaio (al canotto di sterzo) e le piastre.
Aiutano anche il cerchio da 21 all’anteriore ed il cerchio da 17 al posteriore. Scelta anomala? No in quanto le gommature toubles presenti sul mercato per il cerchio da 17 sono maggiori rispetto a quelle del 18 quindi Suzuki ha deciso di intraprendere questa strada. Per la cronaca la moto monta gomme Dunlop TRAILMAX MIXTOUR, un compromesso votato al fuoristrada di tipo turistico.
Anomala è invece la scelta di montare la camera d’aria all’anteriore ed il toubles al posteriore.
Chiude il cerchio l’ottima e sofisticata elettronica, della quale citiamo la possibilità di impostare la mappatura del controllo di trazione su G (Gravel) e la possibilità di disabilitare l’ABS sul freno posteriore. Intelligentissima poi la regolazione del comando gas RIDE BY WIRE, più duro alla prima apertura per regalare miglior sensibilità al pilota.
Paramotore in alluminio, paratelaio e plexiglass differiscono dalla versione con cerchio da 19 ma attraverso gli optional disponibili si possono sostituire sia su uno sia sull’altro modello.
Prezzo? 19.990 € F.C.
SUZUKI V-STROM 1050
Così simili e così diverse. Scendere dalla SUZUKI V-STROM 1050 DE e salire sulla sorella V-STROM 1050 ti dà una sensazione di stupore e di stranezza allo stesso tempo. Davvero le migliorie apportate al modello e le differenze su sospensioni, posizione di guida e telaio la rendono un’altra moto, e non di poco!
Che bella da guidare su strada, agile e ma precisa al tempo stesso. Facile anche grazie al fatto che si tocca bene a terra e quindi non mette in imbarazzo nemmeno chi è sotto al metro e ottanta.
Probabilmente queste caratteristiche sono accentuate grazie ai 10 kg in meno rispetto la V-STROM 1050 DE. Se a ciò affianchiamo un’elettronica davvero a punto, il gioco è fatto.
La piattaforma inerziale lavora su 6 assi e comunica alla centralina tutte le informazioni che poi vengono trasformate e rese all’atto pratico in gestione del DCT-MAPPATURE MOTORE-ABS.
L’elettronica non è al top della categoria in termini di quantità di elettronica applicata (manca ad esempio la possibilità di regolare elettronicamente le sospensioni ma è precisissima ed utilissima).
Frenata combinata, anti ribaltamento, ABS cornering, assistenza di partenza in salita (freno posteriore bloccato per 30 secondi al rilascio dei freni.
Ecco se possiamo fare un appunto avremmo osato di più sulla grandezza dello schermo TFT a colori, aggiungendo qualche pollice in piu’ ai 5 attuali.
Nonostante questo la facilità di utilizzo e la chiarezza di lettura sono al top della categoria.
Una moto da scegliere per la sua indole di tuttofare anche grazie al motore bicilindrico a L di 90° capace di 107 CV a 8.500 giri ed una coppia di 100 Nm a 6.000 giri. Non segnano un record di categoria ma sono prestazioni tutte buone, tutte utilizzabili. Insomma cosa servirebbero 50 CV in piu’ se ne bastano e avanzano questi?
La sella in questo caso è regolabile ma comunque anche questa versione è dotata di un’ampia gamma di accessori.
Prezzo? 15.250 € F.C.
Brava quindi Suzuki a continuare a credere in un progetto caratterizzato da soluzioni tecniche che ormai diventano quasi caratterizzanti di questo modello, ma che tante soddisfazioni stanno dando anche in termini di vendite.
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