Recensione Librosa: L'ordito di Rosa, di Marisa Piccioli

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Il vino buono nella botte piccola!
Lettori, oggi recensisco per voi il #romanzo più breve che abbia mai letto in vita mia: "L'ordito di Rosa" di Marisa Piccioli (la quale ringrazio per avermi inviato l'opera), edito dalla @giovaneholdenedizioni. Il motivo della brevità di questo testo è che appartiene alla collana #Spessosottile, per cui non può superare le quaranta pagine di lunghezza. Insomma, è l'ideale per i lettori più pigri, per chi si spaventa davanti ai libroni, per chi deve fare un viaggio in treno e ha il cellulare scarico o per chi semplicemente ama i #RaccontiBrevi di genere storico.
La trama si svolge tra Ferrara e Londra negli anni della #SecondaGuerraMondiale: Rosa è una giovane sarta che vede i ragazzi della sua città dedicarsi allo studio e più avanti partire per la guerra, e inizia a riflettere sul #RuoloDellaDonna nella società. È infatti costretta a salutare il suo amato Giulio, che recatosi a Londra per studiare fisica, si ritrova suo malgrado coinvolto nello scenario bellico. A Ferrara, Rosa fa amicizia col giovane socialista Stefano e sembra dimenticarsi di Giulio.
Questo testo potrebbe essere inserito in un'antologia di #NarrativaPerRagazzi, poiché tocca molti temi storici importanti: le prime tracce di antisemitismo in Italia, le alleanze e le strategie militari, la morte in battaglia, l'impegno partigiano... il tutto inserito in un'atmosfera agrodolce e malinconica di speranza, amicizia, gelosia e rivalsa.
Una storia carina e scorrevole, lo strano utilizzo della punteggiatura è forse dovuto al fatto che potrebbe essere letta ad alta voce a un pubblico giovane come se fosse una fiaba.
L'unica nota dolente è il prezzo di copertina, per cui suggerirei alla casa editrice di abbassarlo, oppure di creare una raccolta di racconti brevi che giustifichi una spesa di €9,00 (qui mi riferisco solamente al cartaceo, il prezzo della versione ebook è più accessibile).
Si nota che l'autrice è una pedagogista per la dolcezza della sua penna nel trattare temi crudi, ma assolutamente rilevanti e da affrontare nelle scuole.