Il Nobel non è per me: la scelta da 1 miliardo di Rita Levi Montalcini

Описание: Rita Levi Montalcini: La Scoperta dell'NGF e l'Eredità del Premio Nobel
Rita Levi Montalcini, neurobiologa italiana, è una delle figure più emblematiche della scienza del XX secolo. La sua tenacia, forgiata durante le persecuzioni razziali, culminò nel riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina nel 1986.
La Scoperta che Valgò il Nobel: NGF
Il premio le fu assegnato congiuntamente al biochimico americano Stanley Cohen, per la rivoluzionaria scoperta del Nerve Growth Factor (NGF), o Fattore di Crescita Nervosa.
L'NGF è una proteina fondamentale che regola la crescita e la sopravvivenza delle cellule nervose. La sua individuazione, avviata in un laboratorio clandestino allestito nella sua camera da letto a Torino durante la Seconda Guerra Mondiale (dopo l'espulsione dall'università a causa delle leggi razziali del 1938), rovesciò la convinzione scientifica che il sistema nervoso fosse statico.
La scoperta del NGF ha aperto nuove frontiere nello studio delle malattie neurodegenerative, tra cui l'Alzheimer, la Sclerosi Multipla e il Parkinson.
L'Aneddoto del Premio in Denaro: Un Investimento nell'Umanità
L'impatto del Nobel della Montalcini andò oltre la scienza. Ricevendo la sua parte del premio (circa 1 miliardo di Lire dell'epoca), la scienziata dimostrò un altruismo eccezionale:
Impegno Spirituale: Devolvette una parte dell'ammontare alla Comunità Ebraica di Roma per la costruzione di una nuova sinagoga, un gesto simbolico contro l'odio razziale che aveva segnato la sua vita.
Eredità Sociale (La Fondazione): La maggior parte del denaro fu utilizzata per fondare, con la sorella Paola, la Fondazione Rita Levi Montalcini Onlus (oggi Levi-Montalcini Foundation ETS). La missione era chiara: finanziare borse di studio e programmi per l'istruzione e la formazione professionale delle giovani donne nei Paesi africani in via di Sviluppo.
La sua celebre massima, "Non esistono razze, esistono i razzisti," trovò la sua massima espressione in questo atto, convertendo il trionfo personale in uno strumento di emancipazione globale. La Montalcini, fino alla sua morte a 103 anni, continuò a lavorare instancabilmente come ricercatrice e Senatrice a vita, promuovendo il valore della conoscenza come unico vero motore di riscatto e libertà.

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