Le Grotte di San Ponzo: storia, religione, leggenda, natura
Автор: Massimo Maci Antoninetti
Загружено: 2022-04-21
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La grotta con la cappelleta e la grotta con il giaciglio del Santo Ponzo sono due grotte adiacenti molto conosciute a San Ponzo Semola, piccolo borgo di pietra del XI secolo, poco distante da Cecima e Ponte Nizza, in valle Staffora, nell’Oltrepò Pavese.
La storia di questo borgo è indissolubilmente legata alla vita ed alla morte di un eremita che qui visse nel III° secolo d.C., le cui spoglie sono parzialmente conservate e venerate nell’antica pieve, dichiarata monumento nazionale, nella piazza del borgo.
Parzialmente, perchè al corpo del Santo manca la testa, conservata nella Chiesa di Fortunago.
Le grotte sono nascoste nella fitta vegetazione dei boschi del Monte Vallassa, ma possono essere facilmente raggiungibili. Dalla piazza della pieve si attraversa il caratteristico e affascinante borgo in pietra per entrare poi nel bosco, dopo aver attraversato su un ponte il rio Semola.
Si sale su una comoda strada consortile per quasi tre kilometri raggiungendo prima una vasta area ristoro, con numerose panche e tavoli, e poi, dopo un breve tratto in salita su un sentierino ben segnalato, le grotte, scavate naturalmente dagli agenti atmosferici nella roccia di arenaria.
Ponzo, figlio di un ricco senatore romano, dopo la conversione al Cristianesimo, dovette fuggire da Roma, rifugiandosi prima a Fortunago e poi a San Ponzo, scegliendo una piccola grotta come giaciglio per il suo eremitaggio. Visse pregando e meditando, per essere infine decapitato il 14 maggio di un anno imprecisato.
The cave with the chapel and the cave with the Santo Ponzo bed are two well-known adjacent caves in San Ponzo Semola, a small stone village of the 11th century, not far from Cecima and Ponte Nizza, in the Staffora valley, in the Oltrepò Pavese.
The history of this village is inextricably linked to the life and death of a hermit who lived here in the third century AD, whose remains are partially preserved and venerated in the ancient parish church, declared a national monument, in the village square.
Partially, because the body of the saint is missing the head, preserved in the Church of Fortunago.
The caves are hidden in the dense vegetation of the woods of Monte Vallassa, but can be easily reached. From the piazza della pieve you cross the characteristic and fascinating stone village to then enter the wood, after crossing the Semola river on a bridge.
Climb up a comfortable consortium road for almost three kilometers, first reaching a large refreshment area, with numerous benches and tables, and then, after a short uphill stretch on a well-marked path, the caves, naturally dug out of the sandstone rock by atmospheric agents.
Ponzo, the son of a rich Roman senator, after converting to Christianity, had to flee Rome, taking refuge first in Fortunago and then in San Ponzo, choosing a small cave as a bed for his hermitage. He lived by praying and meditating, only to be finally beheaded on May 14 of an unspecified year.
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