Il tenente Giorgio (1952) di Raffaello Matarazzo, con Massimo Girotti, Milly Vitale, Paul Muller
Автор: My Classic Movies 2
Загружено: 2025-04-13
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Описание: "Il tenente Giorgio" e' considerato un film particolare nella filmografia di Matarazzo, in particolare per non aver goduto all'epoca dello stesso successo di pubblico ottenuto da suoi film di poco precedenti come "I figli di nessuno" (1951) e "Tormento" (1950). La storia e' sicuramente di ascendenza tardo-romantica, tratta da un omonimo romanzo di appendice di Nicola Misasi (1905), una faida fra famiglie nobili calabresi in epoca post-unitaria, con popolani e persino briganti che recitano nel film in perfetto italiano. Non proprio neo-realismo d'appendice quello del film, pero' con belle riprese della Sila (presunta?) e del suo paesaggio aspro e selvaggio. Su questo sfondo si si muovono i due personaggi principali: l'ex tenente dei bersaglieri Giorgio Biserta (Massimo Girotti) e la bella contessa Elisa (Milly Vitale), condannata a sposare contro il suo volere l'invalido Conte di Monserrato (Paul Muller). La sceneggiatura di De Benedetti costruisce sul romanzo popolare di Misasi una sua originale trasposizione drammatica che probabilmente risulto' troppo ambigua per gli spettatori dell'epoca: Elisa e' costretta a concedersi 'in incognito' al bel tenente piemontese per dare un figlio al Conte, incapace di procreare. Anni dopo, il vero padre della bimba nata da quell'amplesso casuale torna nella tenuta calabrese e scopre l'identita' della madre e della figlia. Girotti era,come Nazzari, una icona moralmente inattacabile dell'eroe maschile, buono e incorruttibile, del cinema italiano. Eppure e' qui costretto ad un percorso di colpevole e tardiva paternita', fra duelli e inseguimenti, tipici delle sue interpretazione epiche in altre pellicole. Milly Vitale sembra invece vittima designata di una maternita' decisa da altri, passiva nel suo ruolo di mera 'fatttrice' dell'erede dei latifondi del Conte. Quest'ultimo, interpretato da un luciferino Paul Muller, viene rappresentato piu' come vittima, che come carnefice, della sua sfortunata consorte. In definitiva, con "Il tenente Giorgio", Matarazzo offre una bella prova delle variazioni possibili da asccrivere al genere popolare del melodramma tanto in voga negli anni Cinquanta. Buona visione!(FP)
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